Formula 1 2015, GP d’Italia, primo Hamilton
VINCENTE E INVESTIGATO – Spingere per incrementare un vantaggio in sé notevole: in quest’ordine partito dai box Mercedes all’indirizzo di Lewis Hamilton, dominatore indiscusso del Gran Premio d’Italia di Formula 1, si dipana il “giallo” di Monza. L’inglese, al pari di Nico Rosberg, è sotto investigazione per pressione irregolare degli pneumatici: ieri, nella GP2, due vetture sono state squalificate per questo motivo. Prima della partenza, infatti, le prime quattro vetture in griglia hanno subìto il controllo delle pressioni sulla carreggiata sinistra: il regolamento (meglio dire il diktat della Pirelli) prevede una pressione minima di 19,5 psi (poco meno di 1,4 bar) e di una temperatura pari a 110 °C per le termocoperte. Hamilton aveva una pressione inferiore al consentito di 0,3 psi, Rosberg di 1,1: a dirla tutta un’inezia, ma pur sempre non conforme a quanto prescritto.
SUB JUDICE – Al momento di scrivere, si può quindi considerare la classifica finale sub judice: in pista Lewis Hamilton (foto sopra) ha stradominato, precedendo di 25” un ottimo Sebastian Vettel su Ferrari. Terzo posto per Felipe Massa (Williams), acclamato sul podio come quando era alfiere Ferrari, davanti al compagno di squadra Bottas; solo quinto Kimi Raikkonen, scivolato in coda al gruppo dopo una partenza al rallentatore (problemi alla frizione?) e autore di una rimonta gagliarda, culminata in un ottimo numero di duelli all’arma bianca che hanno sì infiammato la folla, ma che purtroppo conferma come al finlandese risulti raro mettere insieme un risultato positivo in prova e uno in gara. Sono mancate quasi subito le Lotus di Maldonado e Grosjean, possibili outsider: ruolo ereditato dignitosamente – ma senza squilli – dalle Force India di Perez (sesto) e Hulkenberg (settimo). Combattivo Ricciardo, che ha battagliato in più di un’occasione con Raikkonen e ha portato a punti (ottavo) la Red Bull dopo essere partito per ultimo: l’australiano ha preceduto Ericsson su Sauber (che ha ribaltato le gerarchie di inizio stagione, quando sembrava subire la maggior velocità del compagno di squadra Nasr) e Kvyat (Red Bull).
ROSBERG KO – All’appello manca Nico Rosberg: la prestazione del tedesco si può definire controversa. Il motore era quello di Spa, verosimilmente non in formissima (ma appannaggio della miglior monoposto del lotto); la partenza è stata al rallenty – non certo come Raikkonen – e la risalita in classifica più lenta del previsto. Tuttavia, quando Rosberg si è trovato dietro a Bottas, non è riuscito a superarlo sul dritto: il che fa pensare che, più di un problema di cattiveria, si sia trattato nell’occasione di una carenza di cavalli. Oltre a un problema non da poco a Monza: un surriscaldamento ai freni che lo ha pelalizzato dopo una dozzina di giri – in una pista dove le decelerazioni sono importanti quasi quanto la spinta del propulsore. Quando sembrava avviato a occupare il gradino più basso del podio, Rosberg è stato costretto al ritiro a causa della rottura del motore: alla Roggia comparivano le bandiere gialle e. specie se Hamilton dovesse essere dichiarato vincitore del Gran Premio d’Italia, il Campionato del Mondo poteva dirsi virtualmente chiuso o quasi.
L’ARTE DEL SORPASSO – Difficile non parlare di Monza come di una pista che meriterebbe di rimanere nel Mondiale: non solo per la storia – con l’Inghilterra, il Gran Premio d’Italia è l’unico sempre presente in calendario dal 1950, prima edizione del Mondiale di Formula 1 – quanto per le emozioni che ancora riesce a regalare. Questione di scie, di velocità, di staccate, di possibilità di sorpassare e risorpassare (per i cultori della manovra, basti rivedere la sequenza Raikkonen-Perez in fondo al rettilineo e fino a dopo la prima variante), non solo di Popolo Rosso. Senza dubbio, il muro umano di fan Ferrari è coreografia e parte integrante di Monza, ma in ultima istanza la pista brianzola vive di luce propria anche dal punto di vista tecnico: difficile che dia vita a un Gran Premio monotono. Anche quando è fin troppo palese la superiorità di chi vince. Il prossimo appuntamento è a Singapore sul circuito cittadino di Marina Bay tra due settimane.
ORDINE D’ARRIVO GP D’ITALIA 2015
POS. | DRIVER | COUNTRY | TEAM | TIME | POINTS |
---|---|---|---|---|---|
1 | LEWIS HAMILTON | GBR | MERCEDES | 1:18:00.688 | 25 |
2 | SEBASTIAN VETTEL | GER | FERRARI | +25.042s | 18 |
3 | FELIPE MASSA | BRA | WILLIAMS | +47.635s | 15 |
4 | VALTTERI BOTTAS | FIN | WILLIAMS | +47.996s | 12 |
5 | KIMI RÄIKKÖNEN | FIN | FERRARI | +68.860s | 10 |
6 | SERGIO PEREZ | MEX | FORCE INDIA | +72.783s | 8 |
7 | NICO HULKENBERG | GER | FORCE INDIA | +1 lap | 6 |
8 | DANIEL RICCIARDO | AUS | RED BULL RACING | +1 lap | 4 |
9 | MARCUS ERICSSON | SWE | SAUBER | +1 lap | 2 |
10 | DANIIL KVYAT | RUS | RED BULL RACING | +1 lap | 1 |
11 | CARLOS SAINZ | ESP | TORO ROSSO | +1 lap | 0 |
12 | MAX VERSTAPPEN | NED | TORO ROSSO | +1 lap | 0 |
13 | FELIPE NASR | BRA | SAUBER | +1 lap | 0 |
14 | JENSON BUTTON | GBR | MCLAREN | +1 lap | 0 |
15 | WILL STEVENS | GBR | MARUSSIA | +2 laps | 0 |
16 | ROBERTO MERHI | ESP | MARUSSIA | +2 laps | 0 |
17 | NICO ROSBERG | GER | MERCEDES | DNF | 0 |
18 | FERNANDO ALONSO | ESP | MCLAREN | DNF | 0 |
NC | ROMAIN GROSJEAN | FRA | LOTUS | DNF | 0 |
NC | PASTOR MALDONADO | VEN | LOTUS | DNF | 0 |
Area: Formula 1